Gli scienziati dell’Università dell’Alabama (USA) hanno creato la mappa geologica più dettagliata dell’emisfero meridionale del nostro pianeta e hanno concluso che il nucleo della Terra potrebbe essere circondato dal fondo di un antico oceano. E questo “guscio” potrebbe anche avere le sue montagne giganti, circa cinque volte più alte del Monte Everest.
Da tempo i geologi cercano di studiare il confine tra il mantello e il nucleo, situato a una profondità di circa 3.200 chilometri sotto la superficie della Terra. È chiamata zona a bassissima velocità (Ultra-low velocity zone – ULVZ), poiché in quest’area le onde sismiche rallentano improvvisamente, la temperatura aumenta fortemente e la composizione delle rocce cambia drasticamente: da massa solida nel mantello a fanghiglia di ferro appiccicosa all’interno del nucleo.
Per comprendere meglio la natura di questa zona, gli scienziati hanno cercato di mappare la propagazione delle onde sismiche dei terremoti registrati in un periodo di tre anni. A questo scopo sono state utilizzate quindici speciali stazioni di monitoraggio.
