Da dove nasce l’ansia che porta a procrastinare?
Ognuno di noi, per un motivo o per l’altro, ha rimandato almeno una volta questioni importanti fino all’ultimo momento. Tuttavia, non si tratta di un’azione deliberata, ma piuttosto del risultato di due fattori di fondo.
1. tempo limitato
Non ci sono molte ore nella giornata per avere il tempo di fare tutto ciò che si deve fare. Ecco perché il tempo è la risorsa più preziosa, che è importante imparare a gestire con saggezza. La procrastinazione è legata a problemi di gestione del tempo. Se non capiamo come gestire il tempo, saremo sempre a corto di tempo.
2. Un numero crescente di responsabilità
Sembra che più a lungo viviamo, più responsabilità abbiamo. Non appena risolviamo i vecchi compiti, improvvisamente sorgono nuove urgenze.
In realtà, l’aumento delle responsabilità è una conseguenza diretta dei problemi di gestione del tempo. Immaginate una connessione Internet domestica utilizzata da una famiglia numerosa. A poco a poco il segnale si deteriora, le immagini impiegano troppo tempo ad aprirsi e la rete finisce per fallire.
In altre parole, tutti hanno un limite. Per quanto vogliamo essere dei geni della produttività, possiamo fare solo un numero limitato di cose in un giorno. Un giorno potreste assumervi troppe responsabilità, iniziare a fare le cose più lentamente e, se non vi prendete cura del vostro prezioso tempo, finire per “fallire”. Proprio come Internet.
È in momenti come questi che l’ansia ci avvolge. Quella sensazione di tensione allo stomaco che si prova appena si pensa a quante cose ci sono da fare e non si riesce a capire da dove cominciare.
Cosa fare per evitare la procrastinazione causata dall’ansia
1. Prestare attenzione ai bisogni primari
È necessario occuparsi prima delle cose più importanti.
Immaginate di essere un medico di un pronto soccorso e di avere diverse persone in sala d’attesa. È logico iniziare con i pazienti in condizioni particolarmente gravi che necessitano di cure urgenti. Utilizzate lo stesso principio quando si tratta delle vostre responsabilità e priorità.
Secondo la piramide dei bisogni di Maslow, per raggiungere il punto più alto – l’autorealizzazione – dobbiamo prima soddisfare i nostri bisogni fondamentali.
Pertanto, uno dei modi migliori per affrontare la procrastinazione indotta dall’ansia è assicurarsi di prendersi cura dei bisogni fondamentali, come la salute fisica e la sicurezza personale. Una volta assicurate queste misure, avrete una base solida su cui crescere e potrete concentrarvi sullo sviluppo personale.
2. Suddividere i compiti più grandi in compiti più piccoli
Invece di tuffarvi subito in un progetto enorme, suddividetelo in piccoli e semplici passi. Una volta terminati tutti i piccoli compiti, potrete unirli e ottenere il grande risultato finale.
Non cercate di fare tutto in una sola volta o, peggio, all’ultimo minuto. È meglio dedicare ogni giorno una certa quantità di tempo al progetto su larga scala. Questo aumenterà la vostra autostima e vi motiverà a continuare a lavorare, perché vedrete i vostri progressi.
3- Sbarazzarsi del perfezionismo
Se siete perfezionisti, conoscete la costante sensazione di insoddisfazione che si prova quando sembra che non si riesca mai a fare niente abbastanza bene. Di conseguenza, continuate a iniziare nuovi progetti senza mai portarli a termine.
La ricerca costante della perfezione e la procrastinazione ansiosa sono strettamente correlate. La prossima volta che vi viene voglia di rinunciare a un’idea perché è imperfetta, continuate a lavorare, fate tesoro dei progressi fatti e portatela a termine. E poi, se il tempo lo permette, tornate indietro e perfezionate il risultato fino alla perfezione.